Il testamento

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Il testo è ironico, l’autore scherza sulla morte e mette a nudo alcune ipocrisie, la canzone fu pubblicata la prima volta nel 1963 come lato A nel 45 giri i insieme alla canzone La ballata del Michè (lato B del 45 giri).

Un uomo in punto di morte immagina di lasciare in testamento, a ciascuno degli artefici del girotondo intorno al letto di un moribondo quello che si merita.

I personaggi sono una vecchia contessa a cui non vede l’ora di apparire in sogno per rivelargli i numeri del lotto sbagliati non vedo l’ora di andar fra i dannati per riferirglieli tutti sbagliati, invece ai protettori delle battone lascia il compito di informare la popolazione sulla rendita settimanale di una puttana, fa gli auguri all’eventuale futuro marito di Bianca Maria, una prostituta, con tanti auguri per chi ci è caduto di conservarsi felice e cornuto, premia il becchino, il cui lavoro è spesso considerato poco nobile, con una vanga d’oro.

Invece  alla donna che lo ama lascia i migliori versi :

“se dalla carne mia già corrosa 
dove il mio cuore ha battuto un tempo 
dovesse nascere un giorno una rosa 
la do alla donna che mi offrì il suo pianto 
per ogni palpito del suo cuore 
le rendo un petalo rosso d’amore 
per ogni palpito del suo cuore 
le rendo un petalo rosso d’amore”

Possiamo dire che questa canzone tratta le principali tematiche della poetica di De Andrè e per questo è da considerarsi un vero e proprio concentrato della sua produzione.

 

Il testamento
Il testamento

 

Testo della canzone Il testamento

 

Quando la morte mi chiamerà

forse qualcuno protesterà

dopo aver letto nel testamento

quel che gli lascio in eredità

non maleditemi non serve a niente

tanto all’inferno ci sarò già

 

ai protettori delle battone

lascio un impiego da ragioniere

perché provetti nel loro mestiere

rendano edotta la popolazione

ad ogni fine di settimana

sopra la rendita di una puttana

ad ogni fine di settimana

sopra la rendita di una puttana

 

voglio lasciare a Bianca Maria

che se ne frega della decenza

un attestato di benemerenza

che al matrimonio le spiani la via

con tanti auguri per chi c’è caduto

di conservarsi felice e cornuto

con tanti auguri per chi c’è caduto

di conservarsi felice e cornuto

 

sorella morte lasciami il tempo

di terminare il mio testamento

lasciami il tempo di salutare

di riverire di ringraziare

tutti gli artefici del girotondo

intorno al letto di un moribondo

 

signor becchino mi ascolti un poco

il suo lavoro a tutti non piace

non lo consideran tanto un bel gioco

coprir di terra chi riposa in pace

ed è per questo che io mi onoro

nel consegnarle la vanga d’oro

ed è per questo che io mi onoro

nel consegnarle la vanga d’oro

 

per quella candida vecchia contessa

che non si muove più dal mio letto

per estirparmi l’insana promessa

di riservarle i miei numeri al lotto

non vedo l’ora di andar fra i dannati

per rivelarglieli tutti sbagliati

non vedo l’ora di andar fra i dannati

per rivelarglieli tutti sbagliati

 

quando la morte mi chiederà

di restituirle la libertà

forse una lacrima forse una sola

sulla mia tomba si spenderà

forse un sorriso forse uno solo

dal mio ricordo germoglierà

 

se dalla carne mia già corrosa

dove il mio cuore ha battuto un tempo

dovesse nascere un giorno una rosa

la dò alla donna che mi offrì il suo pianto

per ogni palpito del suo cuore

le rendo un petalo rosso d’amore

per ogni palpito del suo cuore

le rendo un petalo rosso d’amore

 

a te che fosti la più contesa

la cortigiana che non si dà a tutti

ed ora all’angolo di quella chiesa

offri le immagini ai belli ed ai brutti

lascio le note di questa canzone

canto il dolore della tua illusione

a te che sei per tirare avanti

costretta a vendere Cristo e i santi

 

quando la morte mi chiamerà

nessuno al mondo si accorgerà

che un uomo è morto senza parlare

senza sapere la verità

che un uomo è morto senza pregare

fuggendo il peso della pietà

 

cari fratelli dell’altra sponda

cantammo in coro giù sulla terra

amammo in cento l’identica donna

partimmo in mille per la stessa guerra

questo ricordo non vi consoli

quando si muore si muore soli

questo ricordo non vi consoli

quando si muore si muore soli.

 

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