“Quello che mi ha colpito del mondo dei caruggi è stata l’abitudine alla sofferenza e quindi alla solidarietà” Fabrizio De André
Quante sere e quanti notti Fabrizio ha vagato per quelle stradine, frequentando bordelli e osterie soprattutto di Via Del Campo, immergendosi in quel mondo popolato da ubriaconi, povera gente, prostitute, quasi un viaggio nella disperazione più cupa e profonda dell’essere umano.
Proprio nei carrugi Fabrizio ha acuito il suo innato sentimento di rispetto e solidarietà verso le classi meno fortunate e più emarginate della società.
“Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
in quell’aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.”
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