La ballata dell’eroe

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La ballata dell’eroe è stata incisa da De André per tre volte  e inserita nel 1966 nell’ album Tutto Fabrizio De André, è una delle diverse canzoni in cui l’autore  presenta il suo antimilitarismo e canta il suo pacifismo.

 

La ballata dell'eroe
La ballata dell’eroe

 

Un uomo partito per la guerra muore, una donna aspettava il suo ritorno, ora ella rimane sola con una medaglia e per lo Stato diventa solo un eroe da glorificare.

Con questa ballata De André attaccò la sciocca retorica bellicista della sua epoca e pose l’accento sulla “sua verità” sulla guerra. Il protagonista della canzone scopre che la verità della guerra è cruda e dolorosa e consiste semplicemente nella morte di tanti uomini mandati allo sbaraglio da chi la guerra la dichiara e la dirige ma senza mai combatterla  “e quando gli dissero di andare avanti troppo lontano si spinse a cercare la verità”

La canzone è cantata con voce mesta e sofferente, una voce che si fonde con la tristezza e il dolore della morte raccontato nelle parole dell’autore.

 

La ballata dell’eroe

Era partito per fare la guerra 
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle

e quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinse a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d’un altro eroe alla memoria

ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d’un soldato vivo, d’un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d’una medaglia alla memoria.

 

 

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