Le persone LGBT nelle canzoni di Fabrizio De André

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Tra i tanti temi del suo repertorio troviamo anche l’omosessualità che descrive attraverso i testi delle sue canzoni in cui ritrae diverse figure di gay, da lui definiti “figli della luna“.

Due le canzoni significative: Andrea e Princesa.

Il soldato Andrea, innamorato di un contadino, dell’omonima canzone e la trans Fernanda, ispirato a una storia vera, protagonista di Princesa.

Omossesualita'
Omosessualità

 

La canzone Andrea

“Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo addirittura poetico, i figli della luna: quelle persone che noi continuiamo a chiamare gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi se non addirittura culi. Ecco, mi fa piacere cantare questa canzone, che per altro è stata scritta per loro una dozzina di anni fa, così a luci accese anche a dimostrare che oggi, almeno in Europa, si può essere semplicemente se stessi senza più bisogno di vergognarsene”.

Fabrizio De Andrè prende il microfono e pronuncia queste parole nel 1992, in occasione di un concerto tenuto al Teatro Smeraldo di Milano. La canzone di cui parla è Andrea, contenuta nell’album Rimini (1978), il suo nono in studio.
Andrea racconta di un amore omosessuale ai tempi della Prima Guerra Mondiale: i protagonisti sono il contadino Andrea e un soldato dai riccioli neri (“Andrea aveva un amore: riccioli neri”) partito per il fronte e morto in guerra: “E Andrea l’ha perso, ha perso l’amore, la perla più rara”. Andrea getta quel che resta dei riccioli neri dell’amato in un pozzo più nero del nero e consegna se stesso alla medesima profondità.

 

La canzone Princesa

Il meglio della cultura viene sollecitato da persone che si trovano in minoranza e che proprio per i loro doni vengono emarginate e all’occorrenza perseguitate. Un esempio classico sono gli individui che nascono con caratteristiche esteriori appartenenti a un sesso che non corrisponde alla loro identità più profonda .
Ne parlo nella canzone Prinçesa, che ho tratto da uno splendido, breve romanzo di Maurizio Janelli e Fernanda Farias, in effetti una biografia . Nella musica ci sono improvvise variazioni : è il riepilogo dei passaggi fondamentali della vita della protagonista, un elenco di gioie e sfortune incontrate nelle tappe delle sue varie metamorfosi . Da bambino si trova ad assumere comportamenti femminili, poi da femmina malriuscita corre all’incanto dei desideri, tentando prima con mezzi chimici e in seguito attraverso una vertigine di anestesia chirurgica di assomigliarsi, di corrispondere a un profondo desiderio che la vuole donna. Per mantenersi esercita la professione più antica del mondo, finché per volere del destino si trasforma ancora, e per l’ultima volta, da prostituta nell’amante ufficiale di un avvocato .
Questa è l’ultima metamorfosi; la musica, grazie anche e soprattutto a Ivano Fossati, accompagna questa evoluzione passando da tonalità maggiori a minori e sottolineando in quel martellare di cembali il miraggio della felicità, fino a ritornare all’infanzia brasiliana.” Parole di Fabrizio De Andre’

La trans Fernanda, nata Fernando, è infine la protagonista di Princesa, pezzo di apertura dell’ultimo album del cantautore genovese: Anime Salve. Fernanda immagina “tra le gambe una minuscola fica nel dormiveglia della corriera” e abbandona l’infanzia contadina per trasferirsi in città a inseguire “l’incanto dei desideri”. Per mantenersi esercita la professione più antica del mondo fino a diventare l’amante ufficiale di un avvocato di Milano: solo a quel punto di Fernanda viene rivelato il nuovo nome. Ora è Princesa: ora è una stella.

 

 

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